lunedì 19 settembre 2011

Einstain con la lingua fuori (1951)

Anno: 1951
Fotografo: Arthur Sasse
Luogo: Princeton



Questa foto divertente del famoso fisico, Albert Einstein, fu fatta subito dopo il banchetto del suo 72esimo compleanno quando un gruppo di fotografi e reporter gli dissero di mostrare un sorriso. Non volendone sapere di mostrare un altro sorriso ai rumorosi media, fece una linguaccia e subito dopo girò il volto. Ma inaspettatamente, il fotografo Arthur Sasse premette il pulsante di scatto nel momento giusto e fece la fotografia più influente della sua carriera.

Albert Einstein era, tuttavia, un uomo molto ironico. Gli piacque talmente che ordinò poi nove copie della foto, e ne diede una ad Howard K. Smith con il messaggio “Questo gesto vi piace, perché si rivolge a tutta l’umanità. Un civile può permettersi di fare ciò che non oserebbe un diplomatico. Il vostro fedele e riconoscente ascoltatore, A. Einstein’53 ”
La foto di Einstein apparentemente futile, è invece un espressione carica di significato,

The Kiss a Time Square (1945)

Anno: 1945 (14 agosto)
Fotografo: Alfred Eisenstaedt
Luogo: New York (USA)


Questa foto è nota anche con il nome di "V–J day in Times Square"
Protagonisti un marinaio americano che bacia una giovane infermiera. Vero amore? No, sembra piuttosto che si tratti dell’entusiasmo scatenato dall’annuncio dell’allora presidente Truman che dichiarava l’arresa del Giappone e la conseguente fine della seconda guerra mondiale.
Si tratta di uno scatto originale “rubato”; il fotografo ha successivamente dichiarato di aver iniziato a scattare semplicemente perché si trovava ad essere a Time Square con una Leica tra le mani e gli era stato impossibile resistere ala tentazione
Il giovane ragazzo in preda all’euforia, sembra abbia iniziato a baciare qualunque donna gli capitasse vicino: giovane, anziana, magra, grassa, bella, brutta….. probabilmente ne aveva già baciate una decina prima di arrivare a quella che è poi stata immortalata in ben 5 foto dello stesso Eisenstaedt –> una volta terminato il bacio, pare pure che la ragazza in questione gli abbia anche tirato uno schiaffo!!!
La foto fece poi parte della rassegna, Victory, pubblicata sulla rivista “Life” una settimana dopo come inno alla pace appena raggiunta.


Sbarco in Normandia (1944)


Anno: 1944
Fotografo: Robert Capa
Luogo: Normandia (Francia)

Le versioni sono contrastanti e le leggende si sono accumulate sui fatti, comunque pare che Capa durante i primi momenti dello sbarco scattò 4 rullini 35mm da 36 pose (144 scatti), probabilmente scattò anche dei rulli da 120 (medio formato), ma il grosso dello sbarco era sul 35mm perché è rimasta memoria della sua nota dove segnalava l’importanza dei 35mm (ma altri, visto il numero di scatti salvi, accreditano l’ipotesi che gli scatti buoni venissero dal medio formato). Comunque, al di là di cosa usò per scattare, questi rulli arrivarono nella redazione di Life a Londra dove ai tempi c’era un laboratorio di sviluppo interno, tutti erano in attesa degli scatti di Capa nonostante l’evento fosse coperto da diversi fotografi, nessuno sbarcava nel cuore della battaglia fianco al fianco con i soldati esattamente nel momento dell’inizio della battaglia...; arrivati i rulli furono passati subito al laboratorio di sviluppo dove iniziarono a lavorarli e dove, prima di passare alla provinatura, li svilupparono e li misero ad asciugare nell’apposita stanza di asciugatura. La stanza pare fosse troppo calda e l’addetto allo sviluppo pare che nonostante questo chiuse la porta della stanza, quando tornò i negativi erano irrimediabilmente fusi e grigi, solo uno spezzone di undici fotogrammi, il più lontano dalla fonte di calore, era vagamente sopravvissuto, mostrando immagini comunque rovinate e confuse per via dell’errore, quelle che conosciamo tutti. Quando Life pubblicò quegli undici scatti non fece menzione dell’errore compiuto in laboratorio e scrissero che si scusavano se le immagini erano leggermente fuori fuoco ma la situazione concitata dello sbarco giustificava la qualità. Capa, che sapeva benissimo cosa e come aveva scattato, quando scrisse il diario di quelle esperienze lo intitolò proprio “leggermente fuori fuoco”.

sabato 10 settembre 2011

Death of a soldier (1936)

Nel 1936, Capa diviene famoso in tutto il mondo per una foto scattata a Cordova, dove ritrae un soldato dell’esercito repubblicano colpito a morte da un proiettile sparato dai franchisti. Questa foto è tra le più famose fotografie di guerra mai scattate. Fu pubblicata, per la prima volta, sulla rivista VU, poi su Life, sul Picture Post e poi migliaia di altre volte. La foto è stata al centro di una lunga diatriba in merito alla sua presunta inautenticità, che sarebbe dimostrata in base al lavoro svolto dallo storico della fotografia Ando Gilardi, che avrebbe analizzato, nei primi anni ‘70, i negativi originali di Capa relativi alla nota foto. Stando alla ricostruzione di Gilardi. La celebre foto fu scattata nei pressi di Cordova, in Andalusia, nel villaggio di Espejo, e non nella località di Cerro Muriano, come affermato da Robert Capa. A Espejo, nei giorni in cui venne scattata la foto, non si svolgeva alcun combattimento tra i miliziani repubblicani e le forze fasciste agli ordini di Francisco Franco.


Anno: 1936
Fotografo: Robert Capa
Luogo: Cordova (Spagna)











L’immagine sarebbe stata scattata con una Rolleiflex, appartenuta alla compagna di Capa, la fotografa comunista tedesca Gerda Taro, morta a 27 anni nel 1937 nei pressi di Madrid (a Brunete, schiacciata durante un errore di manovra di un carro armato ‘amico’), mentre Capa fotografava esclusivamente con una Leica.

Loch Ness Monster (1934)


Anno: 1934
Fotografo: Robert
Kenneth Wilson
Luogo: Scozia












Questa foto è stata ritenuta la prova più eloquente dell’esistenza misteriosa del mostro del lago di Loch Ness. Viene anche detta “foto del chirurgo” poichè è stata scattata nel 1934, dal dott. Kenneth Wilson, medico chirurgo.
Solo nel 1994 la presunta prova fotografica fu demolita. In punto di morte Christian Sperling, figliastro del chirurgo, rivelò che il padre aveva semplicemente fotografato un modellino semigalleggiante, su incarico del cacciatore Marmaduke Wetherell. Il padre avrebbe accettato il bizzarro incarico del cacciatore che voleva ingannare il British Museum a titolo di vendetta personale, in quanto i membri del museo lo avevano in passato deriso quando aveva riferito loro di aver trovato tracce del mostro.

Hindenburg dirigible disaster (1937)


Anno: 1937
Fotografo: Murray Becker
Luogo: Lakehurst (New Jersey)














Questa è stata definita come la foto che ha distrutto una industria, quella dei dirigibili Zeppeling. E’ infatti la testimonianza di un incidente avvenuto il 6 maggio del 1937 mentre il dirigibile tedesco Hindenburg cercava di attraccare al pilone di Lukehurst. Morirono 35 delle 96 persone che si trovavano a bordo. Non fu l’unico disastro degli zeppeling, ma fu il solo documentato. Le fotografie ed il video fecero il giro del mondo e questo causò la diffidenza della gente verso questo tipo di mezzo di trasporto.

La foto di Becker venne ripresa anche nel 1969 dall’omonimo guppo inglese per la copertina del loro primo album.

Migrant mother (1843)


Anno: 1843
Fotografo: Dorothea Lange
Luogo: Stati Uniti




Migrant mother fu probabilmente quella che tutt’oggi viene considerata un’icona della storia della fotografia: il soggetto è Florence Owens Thompson, una donna di 32 anni, madre di sette figli, immortalata nei pressi di un campo di piselli in California (il titolo originale, infatti, è Destitute Pea Picker). Esiste un curioso aneddoto circa questa fotografia: nello scatto originale appare una mano in basso a destra, che però nella foto andata in diffusione di stampa è stata ritoccata. La foto fa parte di una serie di scatti.

domenica 4 settembre 2011

Lunch atop a skyscraper (1932)
















Lunch atop a Skyscraper (New York Construction Workers Lunching on a Crossbeam) è una famosa fotografia ripresa nel 1932 da Charles C. Ebbets durante la costruzione dell’Edificio GE del Rockefeller Center. Il fotografo ha ritratto 11 uomini che stanno mangiando o si accingono a mangiare per il pranzo, seduti su una trave di acciaio con i piedi penzolanti decine e decine di metri sopra le strade di New York City. Ebbets ha scattato la foto il 29 settembre 1932, ed è stata pubblicata dal New York Herald Tribune nel supplemento fotografico domenicale del 2 ottobre 1932. Il Beetmann archive, detentore dei diritti di copyright non riconobbe la foto all’autore fino all’ottobre del 2003. Molti poster infatti riportano la scritta “Autore anonimo” .










Questa è invece una foto dell'edificio GE del Rockfeller Center che fra l'altro ospita la sede dell'emittente televisiva NBC.


L'incidente di Montparnasse (1895)


Ho inserito questa foto molto curiosa, è stata immagine del giorno su wikipedia il 16 gennaio 2007. Da quando l’ho vista mi è sempre rimasta impressa. Il treno, nell’entrare nella stazione di Montparnasse. Il convoglio era composto da due vagoni per bagagli e un vagone postale che si trovavano immediatamente dietro la locomotiva, a seguire otto vagoni passeggeri ed un ultimo vagone bagagli in coda treno. Il treno partì con un ritardo di nove minuti; il macchinista sarebbe voluto arrivare in orario a Monteparnasse e per questo motivo non rallentò in tempo. Il capotreno Albert Mariette azionò il freno d’emergenza Westinghouse ma esso non funzionò. Il convoglio ruppe i respingenti, attraversò la stazione, sfondò il il muro di facciata e cadde sulla fermata dei tram posta dieci metri più in basso. Tutti i vagoni passeggeri rimasero all’interno della stazione. Non vi fu alcuna vittima tra i passeggeri.

Fading Away - spegnersi (1858)

Henry Peach Robinson è stato un fotografo britannico, pioniere del fotomontaggio e del movimento pittorialista.
Nel 1850, guidato da Hugh Diamond, scoprì la fotografia a cui si appassionò e nel 1857 abbandonò la sua attività per aprire un laboratorio fotografico.
Si occupò del ritocco fotografico dei ritratti, a cui applicava colori o correggeva imperfezioni direttamente sul positivo. Insodisfatto della resa delle pellicole dell’epoca, utilizzò estesamente la tecnica della doppia esposizione per rendere correttamente il paesaggio. Inoltre utilizzò più negativi per comporre un’unica fotografia, come nella famosa Fading Away, dove l’immagine era composta da cinque negativi.















Fading Away è forse la foto più famosa del fotografo britannico. Si tratta di una immagine costituita mediante l’assembleamento di cinque diversi negativi. Mostra l’agonia di una ragazza sofferente di tubercolosi, circondata dalla sua famiglia. Ben visibile il grano lasciato dal collodio, che dà all’immagine l’aspetto pittorico. Morfologicamente, ci sono linee contrastanti che regolano l’armonia del quadro. Da una parte le pieghe della tenda, le figure dei familiari e le gonne tendono alla verticalità, dall’altra la finestra e la stessa protagonista tendono all’orizzontalità. Vi è uno spazio simbolico rappresentato dal cielo in tempesta che si intravede al di fuori della stanza, metafora della sofferenza dei parenti. Il risultato, trovato nell’armonia della composizione, coinvolge lo spettatore nel dolore e nel dramma, rendendolo partecipe delle emozioni dei personaggi.

The open door (1843)


Contemporaneamente a Daguerre William Fox Henry Talbot stava compiendo il suo percorso verso la scoperta della fotografia. Conobbe e collaborò con Joh Herschel (che era un astronomo e matematico e che coniò il termine fotografia).
Le ricerche di sulla luce si unirono nell’invenzione che lo rese famoso, la Calotipia oppure, derivata dal suo nome, Talbotipia. Si tratta di un procedimento fotografico che permetteva la riproduzione delle immagini con il metodo negativo/positivo. Fu presentata alla Royal Society sette mesi dopo quella di Louis Daguerre, il dagherrotipo. Questo ritardo fece perdere importanza alla calotipia, anche perché il metodo utilizzato da Talbot era più laborioso di quello presentato da Daguerre, e di qualità inferiore. Nel 1844 pubblicò il volume The Pencil of nature, contenente 24 calotipi. Ecco Talbot fu anche il primo annoverato come fotografo.
Questa la sua foto che abbiamo scelto, la porta aperta.

Il Dagherrotipo


Questa è un'altra foto famosa, è il primo dagherrotipo che prende il nome da Louis Daguerre (di cui vediamo una foto accanto). E' stata realizzata nel 1839. Daguerre era un pittore e scenografo teatrale. Siamo a Parigi è una finestra che si affaccia su Boulevard du Temple.
Il Boulevard era considerata all’epoca la piazza principale per la vita vera del popolo di Parigi. L’immagine non trasmette nulla di tutto questo, a causa della lunghissima posa necessaria (circa 10 minuti) le strade appaiono deserte poiché i soggetti in movimento non rimanevano impressi sulla lastra.
Tuttavia in primo piano a sinistra vi è un signore in frac, piccolo di statura che mantiene la posa per il tempo di esposizione lungo alcuni minuti, perché intento a farsi lucidare le scarpe.
I contemporanei sospettarono che Daguerre aveva assunto due persone per recitare le parti, mantenendo la posa. (qualcuno suppone anche che sia lo stesso Daguerre ad essersi messo in posa).... Vabbè in ogni caso, questa immagine è ricordata come la prima immagine fotografica dove compare un essere umano. O forse due esseri umani.

La fotografia venne scattata nel 1839 da Daguerre fuori dalla finestra del suo appartamento al numero 5 di Rue des Marais, strada che scomparve dopo gli sventramenti del piano urbanistico del barone Haussmann. Questa storica immagine era conservata nel Museo Nazionale di Monaco fino a quando, nel corso della seconda guerra mondiale, andò completamente distrutto.